Magnetic Mallet
La metodica di espansione ossea viene utilizzata nelle aree atrofiche dei mascellari per creare un sito che abbia un volume idoneo per l’inserimento dell’impianto.
Questa procedura chirurgica prevede una serie di bone-expander che vengono spinti all’interno della cresta ossea da un martello chirurgico manuale per ottenere l’espansione sia in senso orizzontale che in senso verticale, creando in tal modo la sede del sito impiantare. Tuttavia la metodica tradizionale del martello chirurgico utilizzato per colpire i bone-expander può indurre il problema associato all’insorgenza di crisi di VPB (vertigine Parossistica Benigna) nel paziente, causate dallo spostamento degli otoliti nell’orecchio interno. Il Magnetic Mallet, è un nuovo strumento che sostituisce il martello chirurgico manuale in modo da ottimizzare la tecnica, sia dal punto di vista dell’operatore che da quello del paziente. Il dispositivo è un congegno magneto-dinamico assemblato in un manipolo energizzato da un alimentatore elettronico che controlla forze e tempi di applicazione. Lo scopo è quello di vincolare al manipolo dei bone-expander od osteotomi e di trasmettere sulla punta di questi un’onda d’urto, calibrata nel tempo di applicazione della forza. Infatti l’accelerazione ottenuta con il Magnetic Mallet, rispetto a quella ottenuta con il martello chirurgico manuale, viene ad influenzare unicamente la parte dell’osso da compattare evitando così di espandersi a tutta la massa cranico-facciale. In tal modo si eliminano le possibilità di causare nel paziente crisi di V.P.B., crisi che sono invece riscontrabili con la tecnica manuale. A ciò va aggiunto che la procedure di espansione eseguita con il Magnetic Mallet è piu precisa e veloce. I miglioramenti apportati dall’utilizzo del Magnetic Mallet sono riscontrabili sia dall’ operatore (tecnica semplificata e veloce) che dal paziente (minor invasività).
Il Magnetic Mallet viene anche utilizzato per l’estrazione dei denti in modo meno traumatico e più veloce.
I vantaggi del Magnetic Mallet rispetto alle tecniche tradizionali:
Per l’operatore:
- Massima precisione intra-operatoria
- Massimo rispetto dei tessuti ossei
- Posizionamento degli impianti in presenza di volume osseo ridotto
- Massima velocità in assenza di riscaldamento dei tessuti
Per il paziente:
- Maggior confort durante l’intervento
- Assenza di sindrome vertiginosa
- Assenza di dolore post-operatorio e minor gonfiore.